|
|
|
Poesie, aforismi, filosofia, foto del mondo, concorsi, matematica, personaggi, UFO. |
|
|
|
Copyright @ opere di Domenico Ruggiero
- CITARE sempre la fonte.
........................................................
|
|
|
|
|
|
|
|
L'eterna Malattia Del Male di Vivere (di Michele Lasala - 16-05-2012) |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
........................................
L’ETERNA MALATTIA DEL MALE DI VIVERE
di Michele Lasala
I primi segnali o le prime avvisaglie di quello che sarà il “disagio esistenziale” tipico del Novecento le abbiamo nel simbolismo, movimento artistico-letterario che si sviluppa sul finire dell’Ottocento soprattutto in Francia. Saranno proprio i poeti francesi a mettere in “luce” le ombre del male di vivere in un mondo che cela orrori. Così Baudleaire concepisce i Fiori del male , raccolta di poesie dove egli cerca di spiegare il significato dello spleen.
Per Baudelaire, è Satana che culla; e non sappiamo se fosse il demonio a cullare l’anima di Rimbaud, poeta che a soli vent’anni decide di smettere di scrivere perché aveva già detto tutto al mondo. Tutto il suo disagio, tutta la sua follia affiorano da quei versi audaci che caratterizzano la sua lirica.
Dai “poeti dell’inferno”, così come recita il titolo di un noto film dedicato alle figure di Rimbaud e di Verlaine, si passa ai poeti dei primi del Novecento.
Nel XX secolo il dolore esistenziale è strettamente legato alla solitudine; l’uomo solo e indifeso contro un mondo ostile, fatto di pericoli e inganni, dove risulta difficile trovare un brandello di serenità.
Per Montale il male di vivere, ad esempio, è l’accartocciarsi della foglia, e nell’accartocciarsi vi è la metafora del ripiegamento e del contorcersi delle anime dannate, che pare siano nate a causa di un gioco malsano del destino. L’uomo soffre, è quasi incapace di trovare una via di fuga al suo male interiore. Inoltre è difficile spiegare le ragioni del suo malessere, del suo disagio.
La solitudine alle volte è un pretesto per giustificare il malessere in cui l’individuo moderno cade, perché l’uomo è a disagio anche quando è con gli altri, è tra la folla, è con gli amici…
Neppure l’amore alle volte riesce a “curare” l’eterna malattia.
Si potrebbe pertanto affermare che l’individuo soffre perché è insoddisfatto di sé, è come se volesse superarsi.
Da questa semplice considerazione possiamo con serenità guardare alla pittura, e quindi all’arte figurativa, prendendo in esame un filone di personalità: quello che va da Van Gogh a Bacon, passando per artisti più o meno noti ma che hanno, come Van Gogh, rappresentato ed espresso il loro male di vivere, facendolo diventare male di tutti. Per cui i “felici” girasoli di Van Gogh cominciano a nascondere, nella loro eterna luminosità, barlumi di sofferenza, ombre di disagio. Ed ecco che i girasoli si afflosciano, si curvano, esattamente come il corpo di un malinconico. È appunto la malinconia la vera chiave di lettura di tutta l’opera matura di Van Gogh.
Van Gogh è espressionista, quindi “esprime” i suoi stati d’animo attraverso l’uso virtuosistico dei colori ( come tutti gli espressionisti ); egli esprime ciò che sente e la sua pittura è una pittura interiore; è una pittura che racconta il disagio di un uomo ma anche quello di tutti. In questo Van Gogh è uguale a Leopardi.
Un altro artista è Eduard Munch, pittore simbolista, autore di un capolavoro che è il manifesto della disperazione, del male esploso. Il quadro è L’urlo, del 1893. In questo capolavoro della pittura c’è tutto quello che Van Gogh non è stato in grado di fare e cioè rendere esplicito il suo disagio, esprimerlo con la rappresentazione di un atto fisico, con un urlo appunto. Nel quadro di Munch il grido del dolore addirittura si diffonde e coinvolge il paesaggio e l’ambiente che circonda la figura umana che lo emette; il cielo comincia a muoversi, diventa ondoso, macchiato di rosse nuvole accese d’ira, di rabbia; quella stessa rabbia che si diffonde come fumo su tutto ciò che incontra: il lago, il ponte, le barche, i viandanti. Anche la figura pare deformata, e il suo volto riflette la lugubre sembianza della morte.
Ritornando alla letteratura, tra le figure più interessanti del Novecento che hanno raccontato il male di vivere c’è Pier Paolo Pasolini. Si veda Ragazzi di vita o Una vita violenta, dove ad essere narrata è la vita delle borgate romane tra miseria e solitudine, vane speranze e false illusioni. È in questo ambiente di totale povertà che nasce la violenza, il crimine. Pasolini ha cercato di raccontare tutto della vita, anche quell’aspetto poco felice che riveste le vite di giovinetti, puttane e accattoni. Se volessimo paragonare Pasolini ad un pittore lo faremmo con Caravaggio, pittore che ha fatto del male di vivere la ragione della sua opera. Nella mente del Merisi una prostituta poteva diventare una Vergine, un giovinetto dalla sessualità ambigua un San Giovannino, un barbone un San Matteo. Ma le scene di santi, Vergini altro non sono che puro pretesto per far vedere al mondo le bassezze della vita.
A quanto pare il male di vivere è radicato nell’uomo del Novecento, forse a causa dell’ alienazione – intesa come Marx voleva -, forse a causa della tecnologia che rende l’uomo un automa, e quindi sempre più solo. Si spera però che questa alienazione sia solo passeggiera.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Tempo sprecato per la cultura (wasted time for culture) |
|
|
|
|
|
|
|
Button "Mi piace" Facebook |
|
|
|
|
|
|
|
Guida al sito (Guide to the site) |
|
|
|
|
|
|
Ogni giorno, quasi, il sito Vi propone qualcosa.
Quindi continuate a visitarlo.... se potete... regolarmente.
VOTATELO!!!!
IN CONTINUA EVOLUZIONE. |
|
|
|
|
|
|
|
Le pagine (pages) |
|
|
|
|
|
|
Secondo il titolo della pagina... l'argomento inserito è generalmente ... unico.
Ma le pagine non sono statiche. Variano con aggiunte.
N.B.
Il materiale inserito è scaricabile, ma ricordatevi di CITARE la fonte.
....................................................
DIRITTI D’AUTORE – COPIARE È REATO!
Questo blog è dedicato alle mie poesie e alla cultura , sono da considerarsi opere pubblicate ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l’autorizzazione dell’Autore. La riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione dell’Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge. Si ricorda comunque che qualsiasi opera dell’ingegno è tutelata da Licenza CC, che esclude la riproduzione senza corretta attribuzione.
Molte immagini e notizie sono state prelevate dal Web. Se è stata violata qualche regola siete pregati di avvisare e saranno eliminati immediatamente. Grazie!
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07.03.2001. |
|
|
|
|
|
|
|
AIUTI E CONSIGLI (help and advice) |
|
|
|
|
|
|
Per ogni vostro suggerimento e/o aiuto vi ringrazierò perché è prezioso... per la cultura.
Datemene... e avvicinatevi al sito con tanta tranquillità.
tel. 347 6608889
domenico.ruggiero06@alice.it |
|
|
|
|