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Rivista NEWTON (da dicembre 2011)
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Newsletter #5 (12-12-2011)
NASA:
Dopo le esperienze di Spirit e Opportunity, i due robottini della NASA che per anni hanno inviato informazioni da Marte, è la volta di Curiosity, nuovo rover statunitense, lanciato pochi giorni fa da Cape Canaveral. La sua missione sarà quella di far luce sulle caratteristiche delle molecole di carbonio presenti sulla superficie marziana, in grado di indicare la presenza di composti organici e quindi vita. Il pianeta ospita ingenti quantità di metano, ma ancora non si è capito da chi e perché vengano prodotte: processi biologici o attività geologica? Quest'ultima ipotesi sembra la meno plausibile, per cui è più facile pensare che esse derivino dall'azione di microrganismi. La conferma di CH4 su Marte risale al 2009, anche grazie ai dati ricavati da Mars Express dell'ESA. Gli scienziati hanno evidenziato uscite di gas dal suolo al ritmo di 0,6 chilogrammi al secondo e si è calcolato che nell'estate marziana del 2003, in pochi mesi, siano state prodotte 21mila tonnellate di metano. I riferimenti geografici sono soprattutto in corrispondenza di tre zone: Nili Fossae, Terra Sabae e Syrtis Major. Ora la palla passa a Curiosity, che tenterà si svelare gli ultimi misteri rimasti. Ma non sarà una cosa facile: «Sarà come cercare un ago in un pagliaio grande come un campo di calcio», rivela John Grotzinger, a capo dello studio. Rispetto ai due robottini precedenti, il nuovo suv è di dimensioni maggiori, ed è anche costato di più: 2,5 miliardi di dollari. L'arrivo sul pianeta rosso è previsto per il 6 agosto 2012, dopo un viaggio di oltre 500 milioni di chilometri. Il robottino atterrerà tramite un sistema innovativo detto sky crane , la gru del cielo. Negli altri casi s'era utilizzato un sistema di airbag, qui inconcepibile per via del peso eccessivo dello strumento. La gru entrerà, dunque, in funzione a circa venti metri dalla superficie del pianeta, con particolari cavi, mentre il corpo madre innescherà l'azione di appositi reattori per opporsi alla gravità marziana e impedire la precipitazione del mezzo. Curiosity atterrerà presso il cratere Gale, di 160 chilometri di diametro; contro le sue rocce scaglierà un raggio laser per studiarne i componenti. L'energia non sarà fornita dai pannelli solari, come accaduto con Spirit e Opportunity, ma da un generatore nucleare a radioisotopi. «Abbiamo dato inizio ad un era, una nuova era di esplorazioni su Marte con questa missione, non solo tecnologicamente ma scientificamente», ha concluso Doug McCuiston, direttore del programma NASA. «Spero che avremo più lavoro di quanto gli scienziati possano effettivamente gestire. Una volta raggiunta la superficie mi aspetto che verranno invasi da dati mai visti prima» .
IBM: Big data: The next frontier for innovation, competition and productivity, è questo l'ultimo report proposto da McKinsey che analizza i vantaggi che lo sviluppo delle tecnologie per la gestione dei dati apporterà alle economie di tutto il mondo. Dall'analisi emerge in quali settori saranno concentrate le aziende o le istituzioni che trarranno maggiori benefici da queste innovazioni; le compagnie impegnate nella gestione della salute negli Stati Uniti, le amministrazioni pubbliche europee, le imprese che si occupano di localizzazione e sicurezza dei dati personali a livello globale e più in generale manifattura e vendita al dettaglio negli Stati Uniti. I primi due registreranno una crescita di produttività tra lo 0,5 e lo 0,7%, il settore dei dati personali vedrà salire i profitti di circa 800 miliardi di dollari tra provider e utenti finali, mentre il commercio al dettaglio godrà di un aumento del margine netto di quasi il 60% (con una crescita della produttività che potrebbe raggiungere l'1%). Un discorso a parte per il settore della manifattura; i costi di assemblamento potrebbero diminuire fino al 50% con un ulteriore 7% di risparmio sui costi di produzione legati al lavoro. Una vera e propria rivoluzione che permetterà, per esempio, di progettare prodotti più vicini ai bisogni dei consumatori, un esempio tra tutti è quello del telefonino, sul quale ognuno può ritagliarsi un'infinita serie di servizi su misura, o quello farmaceutico, dove il gestire una quantità di dati fino a ieri inimmaginabile permetterà di costruire cure targettizzate paziente per paziente calibrando accuratamente ogni minimo intervento. In entrambi i casi è ormai certo che la possibilità e la capacità di gestire una mole di dati impressionante migliora le performance attuando nel contempo una razionalizzazione delle risorse.
Smarter city: la città del futuro è realtà: L'Onu nel suo report State of the world's city 2011 è stata chiara: le città ospitano la maggior parte della popolazione mondiale, consumano la maggior parte delle risorse e inquinano in proporzione. E il trend è in ascesa, i centri urbani continuano a crescere, consumare e inquinare in una corsa senza limiti. Per questo intervenire sulle città, riuscire a renderle più efficienti, sicure ed equilibrate vorrebbe dire migliorare la qualità della vita e scatenare un effetto moltiplicatore capace di coinvolgere milioni di persone. La tecnologia già oggi è in grado di fornirci gli strumenti che doneranno intelligenza alle nostre metropoli. Il servizio sanitario, l'istruzione, la mobilità e la sicurezza tra i tanti settori che ne potranno beneficiare. La raccolta e l'incrocio dei dati trasmessi da sensori diffusi sul territorio riusciranno, per esempio, a evitare il caos cittadino che quotidianamente anima i nostri centri, l'energia sarà utilizzata solamente quando e dove serve attraverso una rete, anch'essa intelligente, capace di evitare sprechi e di rispondere on-demand alle richieste delle utenze. Il cloud computing sarà la piattaforma sulla quale istituzioni, università, enti di ricerca si scambieranno informazioni favorendo la trasparenza delle decisioni, aumentando il coinvolgimento dei cittadini o degli studenti e, per esempio aumentando la sicurezza senza invadere la privacy. Tutto questo attraverso la creazione di nuove infrastrutture, in parte immateriali, ma in grado di innovare il nostro sistema di welfare e innalzare la qualità delle nostre vite. Perché un'altra città è possibile.
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Alemanya, la mia startup va a Berlino: Se l'Italia sarà la Silicon Valley del futuro, il presente del business legato alla tecnologia, soprattutto di quello legato a doppio filo alla rete, è già in Europa, tra Berlino, Parigi oltre che nella super-affermata piazza finanziaria di Londra. Berlino, storicamente sede di un movimento giovanile molto profondo, grazie alla sua storia di città libera nel cuore della ex DDR, con un sistema di welfare molto avanzato e con uno stile di vita molto affascinante sta attraendo giovani startupper da tutto il mondo. Costa poco sia viverci, sia divertirsi, sia assumere, (ancora per quanto questo non si sa), è sempre in movimento ha un sistema burocratico efficiente e poco impattante, ha forti legami con l'Europa continentale e, al di la degli stereotipi, sembra meno rigida delle altre capitali europee. È stata citata come nuova mecca delle startup tecnologiche da Der Spigel e Techcrunch, e allora non è un caso se Daily Deals e Groupon l'hanno scelta come headquarter internazionale, SoundCloud che gestisce file di musica ha spostato qui i suoi uffici, proprio come Wooga (produttore di giochi) e 6Wunderkinder, proprietaria dell'app Wunderlist. Tutto questo forse si può anche spiegare con la forte economia tedesca capace come poche altre in Europa di generare e muovere capitali e quindi di trovare realtà disposte a investire in venture capital, una delle gambe su cui sono obbligati a camminare le nuove iniziative. Oltre i venture capital (che a fine maggio si sono ritrovati proprio a Berlino per il Tech Tour 2010, con ospiti in grado di spostare più di 10 miliardi di euro) anche il sistema universitario e la struttura di servizi che la circondano stanno crescendo ottenendo buoni successi. Team Europe Venture e Rocket Internet, tra i più grandi incubatori tedeschi hanno sede proprio qui, mentre la piattaforma per startup con sede in Germania, Silicon Allee coordina, racconta e promuove iniziative dal cuore di una città davvero vivace, coinvolta anche attraverso blogger provenienti da tutto il mondo (TechBerlin e Venture Village).
1) LA VELOCITA' DELLA LUCE Dal
Cern di Ginevra al Gran Sasso, più
veloci della luce, e senza tunnel… sono
i neutrini che secondo le ultime
rilevazioni viaggerebbero 6 km al
secondo più veloci della luce.
2) IL BOSONE DI HIGGS Protagonista è
sempre il Cern di Ginevra dove
Fabiola Gianotti e Guido Tonelli
coordinatori degli esperimenti Atlas
e Cms restringono il campo
energetico in cui si dovrebbe
trovare il bosone di Higgs.
3) LA FUSIONE FREDDA Essere o non
essere? È il problema che si stanno
ponendo gli scienziati di tutto il mondo,
riguarda l'E-Cat e la fusione fredda in
grado, sulla carta, di produrre moltissima
energia con impatto ambientale
praticamente nullo e a prezzi stracciati. Il
mistero dura ormai quasi da un anno, ma
nessuno sa se funziona oppure no.
4) IL SUPERCONDUTTORE Levitazione
quantica, è la parola d'ordine che si rincorre
nei corridoi dell'Università di Tel Aviv. Gli
scienziati israeliani, sfruttando il principio
dell'effetto Meissner, alla base della
levitazione magnetica, sono riusciti ad
agganciare un disco, molto più grosso della
solita monetina, a dei binari invisibili. Il
video postato su youtube chiarisce i risultati
ottenuti che per ora non hanno riscontri
pratici, date le temperature a cui il
superconduttore deve lavorare, -185 gradi,
ma che permettono di sognare.
5) LE SCOPERTE DI KEPLER Ha una massa
doppia della Terra da cui dista 600 anni
luce, ha una temperatura superficiale di 22
gradi e orbita attorno ad un sole simile a
quello del nostro sistema solare. Insomma,
non si sa se sia in grado di ospitare alcuna
forma di vita, perché apparentemente
sembra molto simile al pianeta che ci
ospita. Ne hanno parlato tutti i giornali,
anche noi su Newton (anche sul numero in
edicola), il pianeta è Kepler-22b.
6) Il VACCINO ANTI-MALARIA Un vaccino
contro la malaria è stato sperimentato con
successo da 11 centri di sette paesi
dell'Africa subsahariana. Secondo le
previsioni la sua diffusione su larga scala
potrebbe avvenire entro il 2015. Sarebbe un
passo fondamentale per sconfiggere una
malattia che provoca 800mila decessi ogni
anno.
7) SHUTTLE ADDIO È il 21 luglio 2011 quando
lo shuttle Atlantis atterra dopo una missione
durata 13 giorni. È l'ultima della storia della
famosa navetta americana, dopo 30 anni di
onorata attività.
8) IL CUGINO DEL NEANDERTHAL Scoperta nel
cuore dei monti Altai una nuova specie
appartenente al genere Homo. Presenta
caratteritistiche simili all'Homo di
Neanderthal, ma il suo DNA detta una storia
diversa, che si interseca anche con quella
dell'uomo moderno.
9) L'ANTIVIRUS FUNZIONA Scienziati USA
dimostrano che il trattamento con farmaci
antiretrovirali riduce del 96% il rischio di
contagio tra un paziente malato di Aids e il
partner. Il lavoro coordinato da Myron
Cohen dell'Università della Carolina del
Nord a Chapel Hill offre nuovi spunti per
sconfiggere definitivamente il virus HIV.
10) OCCHI SU MERCURIO Per la prima volta
l'uomo si affaccia sulla realtà mercuriana
con la sonda Messenger. I primi dati sono
già arrivati, altri giungeranno nel 2012. Si
cerca di far luce sulle caratterstiche
geologiche del corpo celeste.
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