L'Antologia "Cieli bambini"
(di Livio Sossi).

(a cura di Bianca Tricarico - La Gazzetta del Mezzogiorno).

La poesia per l'orecchio acerbo (dagli anni '60 a oggi).

 

 

Solo il noto stacanovismo di ricercatore e la passione e
competenza letteraria di Livio Sossi, fra i massimi esperti
e cultori di letteratura e illustrazione per l'infanzia, potevano
dar origine a Cieli bambini, la prima antologia di poesia
contemporanea per ragazzi (Scoop ed, illustrazioni di
Massimo di Lauro, pp. 360).
Una poderosa opera, davvero molto ricca, un "unicum"
nel panorama letterario attuale, frutto di una ricerca
analitica e puntuale che va dagli anni Sessanta fino ad oggi.
D'altronde Sossi ha potuto contare su una risorsa inestimabile per i cultori di letteratura per l'infanzia: la sua biblioteca personale che consta di 25.000 volumi, fra cui libri storici
ormai introvabili, testi contemporanei in tutte le lingue, racchiusi in 8 stanze della sua casa a Trieste.
Il volume, già presentato al Salone del Libro di Torino e ieri anche a Foggia, ha ricevuto numerosi apprezzamenti per la qualità e profondità espressiva, semantica e di contenuti delle poesie selezionate, oltre che per le sue potenzialità didattiche.

Il titolo Cieli bambini altro non è che la pluralizzazione del
titolo di un albo illustrato di Alessandro Riccioni, edito da
Topipittori dal quale lo stesso Sossi dice di essere stato "folgorato".
L'antologia raccoglie la produzione poetica di oltre 160 autori,
scelti esclusivamente con criteri estetici e non di
orientamento  ideologico, per un totale di oltre 300 componimenti poetici.
Autori di tutte le regioni d'Italia, noti e meno noti, ma sicuramente tutti con uno stile personalissimo e accattivante.
Dai più importanti poeti contemporanei come Gianni Rodari, 
Alda merini, Alfonso Gatto, solo per citarne alcuni, che hanno
immaginato storie incantate e mondi fatati, fino ai nuovi
autori che scrivono per ragazzi, ma che in realtà
creano poemi e giochi d parole anche per gli adulti.
A cominciare da Roberto Piumini, che reinventa la scrittura
con il "fonosimbolismo", per continuare con Tognolini,
Scialoja, Formentini, arrivando fino ai nuovissimi autori emergenti come Sabrina Giarratana,
 Pino Pace, Tiziana Bruno.
Non è possibile elencarli tutti. 
Con quale criterio Sossi ha selezionato le poesie?
Quello della giovanilità, dell'"orecchio acerbo" alla Rodari nella famosa poesia "Diretto Capranica-Viterbo". E l'orecchio
acerbo non significa piegarsi all'infanzia, ma è una condizione
del poeta e del suo scrivere, è una capacità di rivolgersi
all'infanzia. Questa antologia di poesia fresca, ridente,
originale, che offre ai ragazzi (ma anche agli insegnanti e ai
genitori) una possibilità completa di consultazione, una
piacevole lettura, è suddivisa in ben 9 sottogeneri
(dalla poesia  romantica e intimistica alle filastrocche,
agli Haiku, agli sperimentalismi della poesia visiva e
dei giochi di parola - anni Settanta, fino a giungere
alla poesia di denuncia sociale).
Lo stesso Livio Sossi sta curando un secondo volume
collegato all'antologia in uscita a settembre nelle librerie:
si tratta di una guida sui percorsi didattici possibili
attraverso la poesia.
Oltre alla fruizione delle poesie è possibile immaginare,
per esempio, un percorso di riflessione sul ruolo del poeta e
 della poesia, per dirla con Piumini che allude alla sonorità
delle parole, all'importanza del loro accostamento, agli
elementi fonosimbolici.
Perché, infine, la poesia è un gioco.

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